Dedicato a Julian Assange (e a Edward Snowden)
Oh Julian Assange,
che con il tuo agile mouse
sgretoli impenetrabili colossi di bites,
liberarci dall’ignoranza:
che ai ministri degli esteri venga la diarrea,
il bruciore di stomaco agli ambasciatori
la psoriasi agli agenti dei servizi segreti
(solo a quelli più cattivi!)
Oh Julian Assange,
possano i nostri figli
conoscere il progetto del mondo
e se non gli piace: cambiare direzione.
Liberaci dalla falsità virtuale,
dall’ipocrisia binaria,
dalla frode wireless,
dallo spergiuro certificato,
venga il tuo Regno
uno e binario,
trasparente e leggero,
virtuoso e veloce,
democratico e mobile.
Venga il tuo regno
dov’ è sicuro ciò che è fragile,
insicuro l’impenetrabile,
dove non esistono fortezze di bites
e non ci sono dati sensibili,
segreti di stato,
scopi impliciti dietro a quelli evidenti.
Venga il tuo regno,
democratico e mobile,
assoluto e fragile,
trasparente e distruggibile.
(da “Opera PoPolare Interinale“, di Francesco Camattini)
(il testo riportato sopra è a partire dal minuto 1:57).