Ho incontrato una mia ex alunna e mi ha raccontato qualcosa che voglio raccontare anche a voi…
Drinn, drinn…!
Monica risponde al telefono: – pronto…? Interplastiche! –
Monica si accorge però che non è il telefono ma il citofono: – Scusate… hanno un suono così simile… : …sì chi è? Prego si accomodi.
Drinn, drinn…!
– Sì chi è…? Accipicchia stavolta è il telefono. Faccio confusione.
In effetti il telefono e il citofono hanno un suono davvero simile. Non uguale. Ma metteteci un po’ di tensione da neoassunta da tre giorni, e l’ansia da prestazione… Monica è in gamba: si è diplomata con il massimo dei voti all’istituto tecnico.
– Drinnn, drinnn!
– pronto…Inter…? Incredibile. Sono uguali eh?! Sìììì… le apro subito il cancello. Sempre dritto!
La proprietaria, una certa signora Xyz, dopo il terzo errore di Monica, le dice:
– Senti cara, ti do l’ultima possibilità: se sbagli di nuovo ti caccio via a calci in culo.
“A calci in culo…”: Monica non si lamenta del fatto che è stata trattata male, sì le spiace e vorrebbe più rispetto… ma ci tiene a dirmi che il citofono e il telefono hanno davvero un suono simile.
Quello che più mi ha colpito, non è stata la mancata reazione di mia figlia; che per una ragazza di 19 anni è anche comprensibile, ma la mia reazione:
– sai – le dico – in effetti non dappertutto ti trattano bene. È capitato, cerca di non farci caso – poi aggiungo scherzando… – dai in fondo pensa che un po’ è anche formativo fare esperienza di realtà così diverse. Se però dovesse capitarti ancora, ci vengo a parlare io e… –
– Ma no, mamma – mi ha interrotto Monica – cosa vuoi andare a dire, quella signora è così e basta… non è che cambi perché tu le parli. –
Questo mi ha stupito: la nostra nuova docilità.