Mi sgretolerò come sempre imitando il sorriso che mi hanno insegnato per stare in società; oppure tentando di mostrare il mio dubbio o una qualche tristezza. Ma anche così non sarà che una volgare imitazione del dolore: a pochi è dato di farlo affiorare nella sua purezza lucente. Se sbucciassi ciò che provo foglia a foglia voi vedreste solo gli scarti.
Non posso agire che per metafore, anche sul volto ho disegnato metafore. Espressioni e contorsioni facciali che rimandano a qualcos’altro. Il dolore ha un sapore troppo puro per essere sopportato, se non quando è imbrigliato in un’opera d’arte.
Anche la passione, dalla quale inspiegabilmente mi sono allontanato, troppo selvaggia per essere addomesticata: forse ora capisco perché ho spesso distrutto le varie città nelle quali ho soggiornato. La purezza della passione si è irradiata nelle parti sbagliate del mio profondo e mi ha fatto vibrare come un’arma micidiale, anche contro me stesso. Ecco perché indosso una maschera per contenere ogni colore puro e abbagliante.
Comunque, mio malgrado, non riesco a liberare questi Titani rinchiusi nel mio sottosuolo: anche per questo sono un despota. Prima o poi essi mi rovesceranno, finalmente firmerò un trattato per la pace: non ho più davvero desiderio di guerra.
Ma oggi è ancora presto, e questi prigionieri che porto dentro sono un costo alto, ma necessario.
3 commenti su “Mi sgretolerò come sempre”
Questo testo già canzone???
Ottimo spunto direi per adattare le parole e musicarle…
I tuoi Titani non ti abbandoneranno, è la tua musica l’arma che hai per sottometterli. Una ricerca continua che provoca guerra continua. Non saremmo in grado di vivere senza questa guerra che ogni giorno ci uccide e ci fa rinascere. Nuovi.
Dolore e passione, se ci pensi, ti lasciano lo stesso sapore in bocca. L’attesa della passione dolore, l’attesa del dolore passione.
Se ci concedessimo di sprigionare la nostra rabbia prima che diventi rancore, la nostra sofferenza prima che diventi dolore, saremmo in grado di vivere anche la passione come qualcosa di unico che ci viene concesso, un regalo, qualcosa a cui non poter rinunciare. Chi ci impedisce di farlo se non noi? Siamo i dittatori della nostra anima.
abbiamo paura di guardarci dentro e quei Titani che tu senti sono davvero tanto grandi e incontenibili? la maschera indossata per contenerli l’hai costruita da solo o piuttosto non condizionata da altro?
strana associazione mi venuta in mente..ho pensato all’immagine di noi esseri primordiali attaccati al pelo del coniglio tirato fuori dal cilindro del mago (dal Mondo di sofia)..da piccoli in cima vediamo tutto e non ne abbiamo paura, poi man mano scendiamo alla base del pelo e ci assestiamo nel modo pi comodo.. Se i Titani che rinchiudi sono dentro cosa sono? e se fossero fuori, ma con la maschera li nascondiamo alla vista?
e se invece la maschera si sgretolasse..sarebbe davvero cos un danno?..se ne uscisse un bambino? risposta banale?..